MALATTIE  CEREBROVASCOLARI: L'ICTUS

L’ictus è una patologia neurologica che consiste in un danno cerebrale a manifestazione acuta ed eziologia vascolare. 

L’incidenza è proporzionale all’età della popolazione: è bassa fino a 40-45 anni, poi aumenta gradualmente per impennarsi dopo i 70 anni.

Tipi:

  1. Ictus ischemico (85%): causato da emboli o trombi che bloccano il flusso ematico e impediscono all’ossigeno e al glucosio di arrivare al cervello
  2. Ictus emorragico (15%): causato da improvvisa rottura di arterie cerebrali (più frequenti nei giovani, es. per rottura di un’aneurisma); può causare distruzione o compressione di tessuto cerebrale


Sintomi neurologici:

  • motori (es. emiparesi, monoparesi, incoordinazione, goffagine…)
  • somatosensoriali (es. torpori, disestesia, iperestesia…)
  • visivi (emianopsie omonime, diplopie, distorsioni visive…)
  • cognitivi (es. dificoltà di linguaggio, attenzione, memoria, ragionamento);
  • dell’equilibrio e della coordinazione (es. da disfunzioni cerebellari o vestibolari)
  • livello di coscienza (es. con danni estesi, che coinvolgono il tronco cerebrale)
  • emotivi-comportamentali (es. depressione)
  • vescicali e/o sessuali


L’ictus cerebrale è la causa più frequente di disabilità in persone adulte e può purtroppo comportare, in caso di sopravvivenza, gravi invalidità e far perdere alle persone un bene prezioso: la propria autonomia. E’ dunque un evento drammatico che richiede un’assistenza riabilitativa di qualità che non trascuri gli aspetti cognitivi e psicologici, in grado di offrire una risposta concreta ai bisogni del paziente e della sua famiglia. Quest'ultima infatti molto spesso si trova impreparata ad affrontare i cambiamenti imposti dall'incidente cerebrovascolare del proprio caro e necessita di un supporto nella gestione della nuova situazione.